29 marzo 2017


Valeriana Pura Biodisponibile che cos’è e a cosa serve


 

Proprietà terapeutiche

Nome botanico
Valeriana officinalis L.(Valerianaceae)
Parti usate
Radici e rizoma.
Componenti principali
Acidi valerenici: acido valerenico, acido acetossivalerenico, acido idrossivalerenico.
Attività farmacologica
Attività sedativa e ipnoinducente. Attività antispastica del tratto gastrointestinale
Impiego clinico
Insonnia. Sindromi ansiose.
Controindicazioni
È controindicato in bambini di età inferiore ai 3 anni.
Avvertenze e speciali precauzioni d’uso
Non sono noti studi clinici controllati in donne in gravidanza e durante l’allattamento, in conformità con la prassi medica generale, il prodotto non deve essere utilizzato senza prima aver sentito il parere del medico.
Composizione
I più importanti componenti della droga sono rappresentati dai sesquiterpeni dell’olio essenziale principalmente gli acidi valerenici, il valeranone, valerenale, e gli esteri del borneolo; in particolare si ritrova la presenza di acetato di bornile e isovalerianato di bornile, acido valerenico, acido idrossivalerenico, acido acetossivalerenico. Sono poi presenti lignani, piccole quantità di flavonoidi, triterpeni, tracce di alcaloidi e valepotriati (monoterpeni biciclici appartenenti al gruppo degli iridoidi), anche se, essendo composti altamente instabili e termolabili, sono difficilmente presenti nei prodotti finiti. In maniera analoga si comportano anche i baldrinali, prodotti di decomposizione dei valepotriati, non risultano essere individuati in preparati a base di radice di Valeriana. Il contenuto di acidi sesquiterpenici,espressi sotto forma di acido valerenico, deve essere non inferiore allo 0,17% calcolato mediante metodo HPLC, con riferimento alla droga essiccata come riporta la Farmacopea Europea. Sono inoltre presenti in concentrazioni relativamente alte: l’acido gamma-aminobutirrico, ed alcuni aminoacidi come glutammina ed arginina.
Attività biologiche ed impieghi clinici descritti in letteratura
Le attività biologiche e gli impieghi terapeutici descritti in letteratura per la
sono:
Medicina popolare.
La Valeriana risulta estremamente indicata nell’attenuare la tensione nervosa
di moderata entità e temporanea, inoltre risulta essere efficace nella difficoltà ad addormentarsi.Negli usi tradizionali viene impiegata anche come digestivo e adiuvante negli spasmi della muscolatura liscia e nel dolore gastrointestinale di origine nervosa come ad esempio nella colite spastica. Altri usi descritti nella tradizione medica sono: trattamento delle gengive irritate, della cefalea, della nausea, del fegato pigro, dei disturbi delle vie urinarie, delle infezioni vaginali; come emmenagogo, antisudorifero, diuretico, antidoto per i veleni e in decotti, come rimedio per il raffreddore. Nell’Europa orientale le radici di Valeriana sono prescritte, sotto forma di macerato con acqua fredda, come calmanti negli stati di sovraeccitazione, nell’insonnia, nell’esaurimento nervoso e nelle palpitazioni cardiache.   Nella medicina popolare degli Stati Uniti la Valeriana trova il suo impiego come tranquillante nell’isteria, nell’ipocondria, nell’insonnia e nelle convulsioni.
Attività sedativa e ipnoinducente.
Le proprietà sedative e miorilassanti delle radici di Valeriana sono state confermate da numerosi studi farmacologici e clinici, rispettivamente condotti allo scopo di chiarirne il meccanismo di azione e valutarne l’efficacia terapeutica. Non è ancora chiaro con esattezza quali costituenti della Valeriana sono responsabili delle sue proprietà sedative.
In particolare, l’attenzione è rivolta sia agli acidi valerenici e suoi derivati, ritenuti i principali responsabili dell’attività farmacologica della droga, sia ai velopotriati, presenti anche in altre specie.L’effetto dei valepotriati è stato recentemente verificato anche su pazienti con disturbi di ansia generalizzati in uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, in confronto a diazepam (6.5mg). I valepotriati somministrati per un periodo di 4 settimane alla dose media giornaliera di 81.3 mg non hanno provocato variazioni significative nelle scale di misurazione dell’ansietà HAM-A e STAI-t,ma il gruppo trattato con valepotriati e diazepam ha trovato un miglioramento nella componente psichica, rispetto a quella somatica. Questi dati preliminari suggeriscono che i valepotriati hanno
un potenziale effetto ansiolitico nei sintomi psichici dell’ansia.
 
E' un integratore alimentare a base di Valeriana, fonte naturale di acidi valerenici, utile a favorire un fisiologico rilassamento e coadiuvare il riposo notturno.
La valeriana, grazie alle sue proprietà calmanti, viene utilizzata comunemente come sedativo nei disturbi del sonno e negli stati di agitazione. La droga e i suoi derivati sono dotati di scarsissima tossicità acuta. Alla valeriana vengono attribuite proprietà sedative del sistema nervoso centrale (o SNC), antispastiche e ansiolitiche.
Più precisamente, le attività sedative e ansiolitiche sembrano essere esercitate dai valepotriati e da alcuni costituenti dell'olio essenziale di valeriana, quali l'acido valerenico e il valerenale. Mentre le attività spasmolitiche sembrano essere imputabili al solo acido valerenico.Il meccanismo con cui le suddette molecole sono in grado di ridurre la componente ansiosa ha a che fare con il metabolismo del GABA (acidoγ-amminobutirrico), il principale neurotrasmettitore inibitorio del SNC. Più nel dettaglio, sembra che questi composti contenuti all'interno della valeriana siano capaci di interferire con la degradazione del GABA. Studi condotti su animali hanno anche dimostrato che, in seguito all'assunzione di valeriana, si assiste a un incremento dei livelli di GABA nello spazio sinaptico, ottenuto tramite l'inibizione del reuptake e l'aumento della secrezione dello stesso neurotrasmettitore.
Le proprietà sedative e ansiolitiche della valeriana sono state confermate da diversi studi ed è per questo motivo che l'utilizzo della pianta è stato ufficialmente approvato per il trattamento degli stati di agitazione e dei disturbi del sonno ad essi associati.
Ingredienti:
Valeriana (Valeriana Officinalis L.) radice estratto secco tit. allo 0,42% in acidi valerenici; involucro: capsula in gelatina alimentare; agente di carica: cellulosa microcristallina; agente antiagglomerante: magnesio stearato vegetale.
Modo d'uso:
Si consiglia di assumere da 1 a 3 capsule al giorno, durante la giornata ed alla sera, con acqua.
Tenori medi per dose massima giornaliera (4 capsule):
Valeriana e.s. 984 mg pari ad acidi valerenici 4,1 mg.
Conservazione:
Conservare ben chiuso in luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce. La data di fine validità si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra.
Avvertenze:
Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore a 3 anni. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.

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