EVANTE*1 cpr riv 30 mg


Codice Min. 046058018


25,99


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DENOMINAZIONE
EVANTE COMPRESSA RIVESTITA CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, contraccettivi d’emergenza.

PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 30 mg di ulipristal acetato. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa contiene 240,0 mg di lattosio (come monoidrato) e 1,35 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, amido pregelatinizzato (mais), sodio amido glicolato, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa (E464), idrossipropilcellulosa (E463), acido stearico (E570), talco (E553b), titanio diossido (E171).

INDICAZIONI
Contraccettivo d’emergenza da assumersi entro 120 ore (5 giorni) da unrapporto sessuale non protetto o dal fallimento di altro metodo contraccettivo.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA
Posologia: il trattamento consiste in una compressa da prendere per via orale quanto prima possibile e comunque non oltre 120 ore (5 giorni)da un rapporto sessuale non protetto o dal fallimento di un altro metodo contraccettivo. Questa compressa puo’ essere assunta in qualsiasimomento durante il ciclo mestruale. In caso di vomito entro 3 ore dall’assunzione della compressa, si deve assumere una seconda compressa. In caso di ritardo delle mestruazioni o in presenza di sintomi di gravidanza, prima della somministrazione della compressa si deve escluderel’esistenza di una gravidanza. Popolazioni speciali. Compromissione renale: non e’ necessario alcun adeguamento della dose. Compromissione epatica: in assenza di studi specifici, non e’ possibile dare raccomandazioni alternative per quanto riguarda la dose di Evante. Compromissione epatica grave: in assenza di studi specifici, Evante non e’ raccomandato. Popolazione pediatrica: non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di ulipristal acetato nei bambini di eta’ prepuberale nell’indicazione della contraccezione di emergenza. Adolescenti: ulipristal acetato e’ adatto a qualsiasi donna in eta’ fertile, comprese le adolescenti. Non sono state osservate differenze in termini di sicurezzao efficacia rispetto alle donne adulte di almeno 18 anni di eta’ o piu’ (vedere paragrafo 5.1). Modo di somministrazione: uso orale. La compressa puo’ essere assunta con o senza cibo.

CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolaredi conservazione.

AVVERTENZE
Ulipristal acetato e’ destinato esclusivamente all’uso occasionale. Non deve mai sostituire l’uso di un metodo anticoncezionale regolare. Inogni caso si deve consigliare alle donne il ricorso a un metodo contraccettivo regolare. Ulipristal acetato non e’ destinato all’uso in gravidanza e non deve essere assunto da donne in gravidanza effettiva o sospetta. In ogni caso, esso non interrompe una gravidanza esistente (vedere paragrafo 4.6). Ulipristal acetato non previene la gravidanza intutti i casi: in caso di ritardo di oltre 7 giorni nella comparsa delle successive mestruazioni, se il sanguinamento delle mestruazioni attese e’ anomalo o se ci sono sintomi che indicano una gravidanza o in caso di dubbio, si deve eseguire un test di gravidanza. Come in ogni gravidanza, la possibilita’ di una gravidanza extrauterina deve essere considerata. E’ importante sapere che la presenza di sanguinamento uterino non esclude la possibilita’ di una gravidanza extrauterina. Le donne che iniziano una gravidanza dopo aver assunto ulipristal acetato devono contattare il proprio medico (vedere paragrafo 4.6). Ulipristal acetato inibisce o ritarda l’ovulazione (vedere paragrafo 5.1). Se l’ovulazione si e’ gia’ verificata, questo non e’ piu’ efficace. Poiche’ non e’ possibile prevedere il momento dell’ovulazione, la compressa deve essere assunta quanto prima dopo un rapporto sessuale non protetto.Non vi sono dati disponibili sull’efficacia di ulipristal acetato assunto piu’ di 120 ore (5 giorni) dopo un rapporto non protetto. Dati limitati e non conclusivi suggeriscono che ulipristal acetato puo’ risultare meno efficace con l’aumento del peso corporeo o dell’indice di massa corporea (BMI) (vedere paragrafo 5.1). In tutte le donne, la contraccezione di emergenza deve essere assunta non appena possibile dopo unrapporto non protetto, a prescindere dal peso corporeo o dal BMI. Dopo l’assunzione della compressa, le mestruazioni possono presentarsi inanticipo o in ritardo di alcuni giorni rispetto al previsto. Nel 7% circa delle donne, le mestruazioni si sono presentate con un anticipo di oltre 7 giorni rispetto alla data attesa. Nel 18,5% delle donne si e’ registrato un ritardo di piu’ di 7 giorni, mentre nel 4% delle pazienti il ritardo ha superato i 20 giorni. L’assunzione di ulipristal acetato in concomitanza con un contraccettivo di emergenza contenente levonorgestrel non e’ raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Contraccezionedopo l’assunzione di ulipristal acetato: ulipristal acetato e’ un contraccettivo di emergenza che riduce il rischio di gravidanza dopo un rapporto non protetto, ma non conferisce protezione contraccettiva ai rapporti successivi. Pertanto dopo l’uso della contraccezione di emergenza si deve consigliare alle donne l’uso di un metodo di barriera affidabile fino alle mestruazioni successive. Anche se l’uso di ulipristalacetato non e’ controindicato in caso di assunzione continua di un contraccettivo ormonale regolare, l’ulipristal acetato puo’ ridurre la sua efficacia contraccettiva (vedere paragrafo 4.5). Di conseguenza, seuna paziente desidera iniziare o proseguire l’uso di un contraccettivo ormonale, potra’ farlo dopo l’assunzione di ulipristal acetato, ad ogni modo si deve consigliare alle donne l’uso di un metodo contraccettivo di barriera affidabile fino alla comparsa delle mestruazioni successive. Popolazioni speciali: l’uso concomitante di ulipristal acetatocon farmaci induttori di CYP3A4 non e’ raccomandato a causa della lorointerazione (ad es. barbiturici (compresi primidone e fenobarbital),fenitoina, fosfenitoina, carbamazepina, oxcarbazepina, medicinali di origine vegetale contenenti Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni), rifampicina, rifabutina, griseofulvina, efavirenz, nevirapina e l’uso a lungo termine di ritonavir). L’uso in donne con asma grave in trattamento con glucocorticoidi per via orale non e’ raccomandato. Eccipienti: questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, di deficit totale dilattasi, o di malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe’ essenzialmente ’senza sodio’.

INTERAZIONI
Potenziale capacita’ da parte di altri farmaci di interferire con ulipristal acetato. Ulipristal acetato e’ metabolizzato da CYP3A4 in vitro. Induttori di CYP3A4: i risultati in vivo mostrano che la somministrazione di ulipristal acetato con un induttore forte di CYP3A4 come la rifampicina riduce notevolmente C max e AUC di ulipristal acetato del90% o piu’ e diminuisce l’emivita di ulipristal acetato di 2,2 volte, con una corrispondente riduzione dell’esposizione a ulipristal acetato di circa 10 volte. Per questo l’uso concomitante di EVANTEcon induttoridi CYP3A4 (ad es. barbiturici (compresi primidone e fenobarbital), fenitoina, fosfenitoina, carbamazepina, oxcarbazepina, medicinali di origine vegetale contenenti Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni),rifampicina, rifabutina, griseofulvina, efavirenz e nevirapina) riducele concentrazioni plasmatiche di ulipristal acetato, con una conseguente possibile riduzione dell’efficacia di Evante. Per le donne che hanno usato nelle ultime 4 settimane medicinali che si comportano da induttori enzimatici, Evante non e’ raccomandato (vedere paragrafo 4.4) edeve essere considerato l’uso di una contraccezione di emergenza non ormonale (ovvero spirale intrauterina in rame, Cu-IUD). Inibitori di CYP3A4: risultati in vivo hanno dimostrato che la somministrazione concomitante di ulipristal acetato con un inibitore potente e un inibitoremoderato di CYP3A4 aumenta C max e AUC di ulipristal acetato fino ad un massimo di 2 e 5,9 volte, rispettivamente. E’ improbabile che gli effetti degli inibitori di CYP3A4 abbiano conseguenze cliniche. L’inibitore di CYP3A4 ritonavir puo’ avere anche un effetto di induzione su CYP3A4 se viene usato per un periodo prolungato. In tali casi, ritonavirpotrebbe ridurre le concentrazioni plasmatiche di ulipristal acetato.L’uso concomitante di questi medicinali non e’ quindi raccomandato (vedere paragrafo 4.4). L’induzione dell’enzima si esaurisce lentamentee gli effetti sulla concentrazione plasmatica di ulipristal acetato possono manifestarsi anche se la donna ha smesso di assumere un induttore dell’enzima nelle ultime 4 settimane. Medicinali che influiscono sulpH gastrico: la somministrazione concomitante di ulipristal acetato (compressa da 10 mg) con l’inibitore della pompa protonica esomeprazolo(20 mg al giorno per 6 giorni) ha determinato una riduzione media della C max di circa il 65%, un ritardo del T max (da una mediana di 0,75ore a 1,0 ore) e un aumento dell’AUC (area sotto la curva) media del13%. La rilevanza clinica di questa interazione per la somministrazione di una dose singola di ulipristal acetato come contraccezione d’emergenza non e’ nota. Potenziale capacita’ da parte di ulipristal acetatodi interferire con altri medicinali. Contraccettivi ormonali: poiche’ulipristal acetato si lega con grande affinita’ al recettore del progesterone, puo’ interferire con l’azione di medicinali contenenti progestinici. L’azione anticoncezionale di contraccettivi ormonali combinati e di contraccettivi a base di soli progestinici puo’ risultare ridotta. L’uso concomitante di ulipristal acetato e di un metodo contraccettivo d’emergenza contenente levonorgestrel non e’ raccomandato (vedereparagrafo 4.4). I dati in vitro indicano che ulipristal acetato e ilsuo metabolita attivo non inibiscono significativamente CYP1A2, 2A6, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 a concentrazioni clinicamente rilevanti. Dopola somministrazione di una dose singola, e’ improbabile che si verifichi l’induzione di CYP1A2 e CYP3A4 da parte di ulipristal acetato o del suo metabolita attivo. E’ dunque improbabile che la somministrazionedi ulipristal acetato alteri la clearance di prodotti medicinali metabolizzati da questi enzimi. Substrati della P-glicoproteina (P-gp): idati in vitro indicano che ulipristal acetato potrebbe essere un inibitore della P-gp a concentrazioni clinicamente rilevanti. I risultati in vivo con il substrato della P-gp fexofenadina non hanno fornito risultati definitivi. E’ improbabile che gli effetti dei substrati della P-gp possano avere conseguenze cliniche.

EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse segnalate conmaggiore frequenza sono state cefalea, nausea, dolore addominale e dismenorrea. La sicurezza di ulipristal acetato e’ stata valutata in 4.718 donne durante il programma di sviluppo clinico. Elenco delle reazioni avverse: riporta le reazioni avverse registrate nel programma di fase III su 2.637 donne. Le reazioni avverse elencate di seguito sono classificate per frequenza e secondo la classificazione per sistemi e organi in base alla seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune(>= 1/100, <1/10), non comune (>= 1/1.000, <1/100), raro (>= 1/10.000,<1/1.000), molto raro (<1/10.000), e non nota (la frequenza non puo’essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni e infestazioni. Non comune: influenza. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita’ inclusi eruzione cutanea, orticaria, angioedema. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: disturbi dell’appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: disturbi dell’umore;non comune: disturbi emotivi, ansia, insonnia, disturbi da iperattivita’, alterazioni della libido; raro: disorientamento. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri; non comune: sonnolenza, emicrania; raro: tremori, disturbi dell’attenzione, disgueusia, sincope. Patologie dell’occhio. Non comune: disturbi visivi; raro: sensazione oculare anomala, iperemia oculare, fotofobia. Patologie dell’orecchio e del labirinto. Raro: vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: gola secca. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea*, dolore addominale*, fastidio addominale, vomito*. Non comune: diarrea, bocca secca, dispepsia, flatulenza. Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo. Non comune: acne, lesioni cutanee, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune:mialgia, dolore dorsale. Patologie dell’apparato riproduttivo e dellamammella. Comune: dismenorrea, dolore pelvico, dolorabilita’ mammaria; non comune: menorragia, secrezione vaginale, disturbi mestruali, metrorragia, vaginite, vampate di calore, sindrome premestruale; raro: prurito genitale, dispareunia, cisti ovarica rotta, dolore vulvo-vaginale, ipomenorrea*. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione. Comune: stanchezza; non comune: brividi, malessere, piressia; raro: sete. *Sintomo che puo’ essere correlato anche a una gravidanza non diagnosticata (o a complicanze correlate). Adolescenti: il profilo di sicurezza osservato in donne di eta’ inferiore a 18 anni negli studi e nell’esperienza post-marketing e’ simile a quello osservato in donne adulte durante il programma di fase III (vedere paragrafo 4.2). Esperienza post-marketing: le reazioni avverse segnalate spontaneamente nella fase post-marketing sono state simili per natura efrequenza al profilo di sicurezza descritto durante il programma di fase III. Descrizione di alcune reazioni avverse: la maggioranza delle donne (74,6%) negli studi di fase III ha avuto le mestruazioni successive alla data prevista o entro +/- 7 giorni, mentre nel 6,8% di loro lemestruazioni sono apparse oltre 7 giorni prima del previsto e il 18,5% ha registrato un ritardo di piu’ di 7 giorni sulla data prevista perl’inizio delle mestruazioni. Il ritardo e’ stato maggiore di 20 giorni nel 4% delle donne. Una minoranza (8,7%) delle donne ha riferito unsanguinamento intermestruale per una durata media di 2,4 giorni. Nellamaggioranza dei casi (88,2%) il sanguinamento e’ stato descritto comespotting. Tra le donne che hanno assunto ulipristal acetato negli studi di fase III, solo lo 0,4% ha riferito un sanguinamento intermestruale abbondante. Negli studi di fase III, 82 donne sono state arruolatepiu’ di una volta e hanno quindi ricevuto piu’ di una dose di ulipristal acetato (73 donne sono state arruolate due volte e 9 donne sono state arruolate tre volte). Non sono state osservate differenze nella sicurezza di questi soggetti in termini di incidenza e gravita’ delle reazioni avverse, variazioni di durata o volume delle mestruazioni o incidenza del sanguinamento intermestruale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che siverificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Evante non e’ destinato all’uso durante la gravidanza e non deve essere assunto da donne in gravidanza effettiva o sospetta (vedere paragrafo 4.2). Ulipristal acetato non interrompe una gravidanza esistente. Dopo l’assunzione di Evante puo’ occasionalmente instaurarsiuna gravidanza. Anche se non si e’ riscontrato alcun potenziale teratogenico, i risultati ottenuti su specie animali sono insufficienti peruna valutazione della tossicita’ riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).I dati limitati relativi all’esposizione in gravidanza a Evante nellaspecie umana non suggeriscono problemi per la sicurezza. Tuttavia e’importante che eventuali gravidanze di donne che hanno assunto Evantesiano segnalate su https://ulipristal-pregnancy-registry.com/it/.Lo scopo di questo registro su Web e’ raccogliere informazioni sulla sicurezza da donne che hanno assunto Evante in gravidanza o che hanno iniziato una gravidanza dopo aver assunto Evante. Tutti i dati raccolti delle pazienti rimarranno anonimi. Allattamento: ulipristal acetato vieneescreto nel latte materno (vedere paragrafo 5.2). L’effetto sui neonati/lattanti non e’ stato studiato. Non si possono escludere rischi peril bambino allattato con latte materno. Dopo l’assunzione di Evante per la contraccezione di emergenza, l’allattamento con latte materno none’ raccomandato per una settimana. Durante questo periodo si raccomanda alla madre di prelevare il latte dal seno e di eliminarlo per mantenerne attiva la produzione. Fertilita’: dopo il trattamento con Evantecome contraccettivo d’emergenza si prevede un rapido ritorno alla fertilita’. Si deve pertanto consigliare alle donne l’uso di un metodo dibarriera affidabile per tutti i rapporti sessuali successivi fino alle mestruazioni successive.

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